Protocolli d’Intesa con il Teatro Stabile del Veneto

Teatro in Carcere: firmato il Protocollo d’Intesa tra gli Istituti Penitenziari di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto e Balamòs Teatro

E’ stato firmato il Protocollo d’Intesa tra gli Istituti Penitenziari di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto e Balamòs Teatro, con l’obiettivo di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia (Casa di Reclusione Femminile di Giudecca e Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore). Il Protocollo d’Intesa prevede una collaborazione attraverso incontri di laboratorio tra gli artisti ospiti del Teatro Stabile del Veneto e le detenute/detenuti e progetti specifici di pedagogia teatrale.

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro – Associazione Culturale, è attivo dal 2006 presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, Casa Circondariale SAT di Giudecca (attualmente chiusa) e dal 2010 alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia).

Negli anni è stato promosso dalla Regione Veneto, il Comune di Venezia e il Ministero della Giustizia.

Fino a dicembre del 2012 sono stati attivati sette percorsi laboratoriali che si sono conclusi con altrettanti spettacoli teatrali che in qualche occasione sono stati presentati anche fuori dagli Istituti Penitenziari (“Le Troiane” della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca presso il Teatro Maddalene di Padova, Maggio 2012).

Tutto il progetto è stato documentato attraverso la produzione di materiale fotografico (Andrea Casari) e la produzione video (Marco Valentini) che sono stati presentati alla Mostra di Venezia negli anni 2009, 2010, 2011, nell’ambito dell’iniziativa “L’esperienza del progetto teatrale Passi Sospesi negli Istituti Penitenziari di Venezia”. In collaborazione con la Mostra di Venezia in questi anni si sono organizzati anche incontri di attori e registi con detenute/detenuti all’interno degli Istituti Penitenziari.

Molto significativa è la collaborazione con il Centro Teatro Universitario di Ferrara (dove Michalis Traitsis conduce i laboratori teatrali dal 2005), attraverso incontri di laboratorio misti tra studenti e detenuti e allestimento di spettacoli realizzati in comune.

Negli ultimi anni si è collaborato con alcune scuole di Venezia, attraverso incontri di presentazione del lavoro svolto nelle carceri veneziane, proiezione dei video fatti all’interno degli istituti Penitenziari e presenza degli alunni di alcune scuole superiori agli spettacoli all’interno della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca.

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” è stato presentato anche in numerose occasioni in rassegne, festival, mostre, incontri, convegni, in Italia e all’estero.

C’è una linea che Michalis Traitsis, direttore artistico di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Passi Sospesi”, ha scelto di percorrere, dalla prevenzione alla detenzione, ed è quella di guardare ad una prospettiva culturale, attraverso lo strumento dell’arte teatrale, nell’approccio alle tematiche della reclusione e dell’esclusione. Cultura come informazione, come confronto, memoria, rete nei e dei territori, tutela delle fasce più deboli della società. Cultura della diversità e dell’inclusione sociale.
Per questo motivo sono stati invitati nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi”, registi, attori, musicisti, danzatori, scenografi, per condurre incontri di laboratorio o contribuire alla messa in scena degli spettacoli: Pippo Delbono, Davide Iodice, Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Cèsar Brie, Fabio Mangolini, Roberto Mazzini, Maria Teresa Dal Pero, Carlo Tinti, Elena Souchilina, Roberto Mannuzzi, Fatih Akin, Giuliano Scabia, Mira Nair, Alessandro Gassman.

Articolo su il Mattino

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