Incontro con la regista Mira Nair

69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Balamòs Teatro

 

Lunedì 27 Agosto 2012 – ore 16.00

sala polivalente della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca:

proiezione del film di Mira Nair, “Salaam Bombay!”

 

Martedì 28 Agosto 2012 – 0re 10.00

sala polivalente della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca:

incontro con la regista Mira Nair

 

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Il progetto culturale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia

 

La regista indiana Mira Nair, nell’ambito della pluriennale collaborazione tra la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, gli Istituti Penitenziari di Venezia e Balamòs Teatro e in occasione dell’apertura della 69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con il suo nuovo film “The Reluctant Fundamentalist”, ha accolto l’invito della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca e Balamòs Teatro per un incontro con le donne detenute.

L’incontro sarà moderato da Michalis Traitsis, regista e direttore artistico di Balamòs Teatro e sarà preceduto dalla proiezione del film d’esordio di Mira Nair “Salaam Bombay!”, un film sul disagio sociale e la criminalità minorile in India.

Cineasta simbolo del cinema indiano e internazionale degli ultimi venticinque anni, la regista e sceneggiatrice indiana Mira Nair ha saputo imporsi da subito sulla scena internazionale con il film d’esordio, Salaam Bombay! (1988), un grande successo internazionale di critica e pubblico.

Mira Nair ha diretto in seguito i film “Mississippi Masala”, “La famiglia Perez”, “Kama Sutra”, “My Own Country”, “Monsoon Wedding”, “Gli occhi della vita”, “La fiera della vanità”, “Il destino nel nome”, “Amelia”.

 

Dopo l’11 settembre 2011, Mira Nair ha partecipato alla realizzazione di “11′ 09″ 01 – September 11” film sui tragici eventi di quel giorno, dirigendo un episodio che racconta la storia vera di una madre in cerca del figlio che non sarebbe mai più tornato a casa. Nel 2007 la sua società, Mirabai Films di New York, ha prodotto Aids Jaago, una serie di quattro cortometraggi realizzati da celebri registi e attori indiani. La serie, destinata ad accrescere la consapevolezza del pubblico sull’epidemia di AIDS in India, è stata vista da oltre due milioni di spettatori in tutto il mondo. Mira Nair ha inoltre diretto un segmento del film collettivo 8, a cui hanno partecipato otto registi, diverso obiettivo di sviluppo per il nuovo millennio. L’episodio da lei diretto, How Can It Be, parla dell’uguaglianza tra uomini e donne. Nel 2009 partecipa ad un altro film collettivo dal titolo New York, I Love You.

 

Mira Nair è da sempre attenta alle questioni sociali e divide le proprie energie tra il lavoro cinematografico e le due organizzazioni non-profit che ha fondato. Nel 1988 ha destinato i profitti di Salaam Bombay! alla creazione del Salaam Baalak Trust, che ha avuto un impatto diretto sulla politica del governo nei confronti dei bambini di strada in India. Dopo vent’anni l’organizzazione conta venticinque centri che, ogni anno, offrono un ambiente accogliente e sicuro a 5000 bambini di strada. Nel 2005 la Nair ha istituito il Maisha, un laboratorio annuale di cinematografia in Africa orientale che offre una formazione nei mestieri del cinema a centinaia di studenti provenienti dall’Uganda, dal Kenya, dal Rwanda e dalla Tanzania.

 

Balamòs Teatro è presente dal 2006 a Venezia, a offrire frammenti, non solo dei propri progetti, ma di vita e di umanità in un luogo di detenzione.

C’è una linea che Michalis Traitsis, responsabile del progetto “Passi Sospesi”, ha scelto di percorrere, dalla prevenzione alla detenzione, ed è quella di guardare ad una prospettiva culturale, attraverso lo strumento delle arti (teatro, cinema, musica, danza) nell’approccio alle tematiche della reclusione e dell’esclusione. Cultura come informazione, come confronto, rete nei e dei territori, tutela delle fasce più deboli della società. Cultura della diversità e dell’inclusione sociale.

Per questo motivo in questi anni sono stati invitati registi, attori, musicisti, scenografi, drammaturghi, poeti e scrittori a dare un contributo al progetto “Passi Sospesi” con l’obiettivo di ampliare, intensificare e diffondere la cultura dentro e fuori gli Istituti Penitenziari.

L’ingresso alle manifestazioni della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca è riservato.

info: 328 81 20 452, info@balamosteatro.org

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