
ATTACH – ERASMUS+ workshop del Théâtre de l’Opprimé al Centro Teatro Universitario di Ferrara e alla Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia
the ArT of Theatron As a second Chance – Erasmus+ program
Balamòs Teatro APS (Italia), G.G. Eurosuccess Consulting Limited (Cipro), Panepistimio Thessalias (Grecia), 1st Second Chance School of Domokòs (Grecia), Centre du Théâtre de l’Opprimé Augusto Boal (Francia)
Ferrara – Venezia, Italy, 5, 6, 7, 8 Dicembre 2022
Workshop del Théâtre de l’Opprimé al Centro Teatro Universitario di Ferrara e alla Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia
Lunedì 5 Dicembre, ore 17.00: Centro Teatro Universitario di Ferrara, incontro transnazionale tra i partner del progetto
Lunedì 5 Dicembre, ore 19.00 – 23.00: Centro Teatro Universitario di Ferrara
Martedì 6 Dicembre, ore 18.00 – 21.00: Centro Teatro Universitario di Ferrara
Mercoledì 7 Dicembre, ore 9.00 – 18.00: Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia
Giovedì 8 Dicembre, ore 9.00 – 12.00, Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia: sessione di chiusura
Il Théâtre de l’Opprimé è prima di tutto un metodo di teatro interattivo, una compagnia che lo mette in pratica e un luogo culturale.
Luogo culturale
Situato in un ex mobilificio trasformato in teatro, il Teatro dell’Oppresso organizza corsi e laboratori di formazione, laboratori di ricerca artistica, prove e creazioni.
Dal 1998, la compagnia, guidata da Rui Frati, ha continuato a sviluppare il proprio lavoro basato sul metodo del teatro dell’oppresso, ospitando e coproducendo anche con altre compagnie di teatro, di danza e di musica.
La programmazione della compagnia promuove la drammaturgia contemporanea e le compagnie emergenti, pur rimanendo focalizzata su registi e testi affermati, così come sul teatro per un pubblico giovane.
Ogni stagione dell’anno è contrassegnata da un evento speciale:
Settembre/Ottobre: Riflettori puntati sulle nuove opere (Pleins Feux sur la jeune création).
Gennaio: Blank Slate (Carte Blanche) – Ogni anno viene accolto un nuovo collettivo di artisti per presentare spettacoli, conferenze, ecc., di loro scelta
Giugno/Luglio: MigrActions – Festival collaborativo tra l’intera compagnia e gli artisti in visita, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra le arti e le persone di tutte le generazioni e origini.
“Essere cittadino non è vivere nella società, ma cambiarla!”, Augusto Boal, regista e ideatore del Théâtre de l’Opprimé
Metodo
Il metodo del Théâtre de l’Opprimé è stato sviluppato da Augusto Boal in America Latina negli anni ’70. Il suo obiettivo era dare visibilità ai conflitti sociali e politici dando voce ai gruppi emarginati che stavano affrontando l’oppressione sotto i regimi totalitari dell’epoca. Il metodo di Boal è composto da sei tecniche tra cui: Teatro Forum, Teatro Immagine, Arcobaleno del Desiderio, Teatro Invisibile, Teatro Giornale e Teatro Legislativo.
La principale tecnica utilizzata si chiama «forum-teatro»: concentrandosi su un tema di attualità, la compagnia di attori crea e mette in scena una scena con esito negativo.
Il pubblico, su suggerimento del regista, è quindi invitato a riflettere su come risolvere al meglio il conflitto sul palco. I membri del pubblico diventano «spettatori» e si uniscono alla scena attraverso il confronto e l’interazione con gli altri personaggi, ispirando così nuove idee, alternative e la volontà di cambiare la situazione.
Lavorando insieme, gli attori e il pubblico trovano nuove soluzioni per i conflitti rappresentati sul palco.
Azienda
Ogni anno, i professionisti del palcoscenico, desiderosi di mantenere il loro posto sia come artisti che come cittadini, creano e presentano un’opera teatrale di un autore contemporaneo. Si concentrano in particolare su spettacoli che combinano teatro e musica.
Altri progetti includono «teatri-forum», laboratori e corsi di formazione in diversi ambienti: carceri, scuole e università, centri sociali, enti locali, imprese, ecc. Questi interventi consentono alla compagnia di costruire e trattenere un nuovo pubblico rendendo il teatro più accessibile a più persone.
Sebbene abbia sede principalmente in Francia, la compagnia ha anche viaggiato in paesi tra cui Italia, Brasile, Palestina, Burundi, Iran, Taiwan, Marocco, Romania, Portogallo, Cile, Messico, Spagna, Inghilterra e Germania sia per spettacoli che per workshop.
“Affrontare i conflitti sociali e umani attraverso il teatro… stimolare la discussione, pensare e capire insieme sul palco, questo è il nostro impegno!” Rui Frati, direttore artistico del Théâtre de l’Opprimé