
Appunti Antigone
Si è concluso il progetto teatrale “Passi Sospesi” presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, per l’anno 2012.
Il progetto teatrale “Passi Sospesi”, attivo negli Istituti Penitenziari di Venezia dal 2006 (Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, Casa Circondariale SAT, quest’ultima attualmente chiusa), e diretto da Michalis Traitsis, sociologo, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, ha concluso il suo ultimo ciclo realizzatosi nel 2012 presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, con la rappresentazione dello studio teatrale “appunti Antigone”, libero adattamento dall’omonima tragedia di Sofocle. La rappresentazione si è tenuta Mercoledì 19 Dicembre 2012, alle ore 14.30, all’interno dell’Istituto Penitenziario veneziano.
“appunti Antigone” è stato realizzato dal gruppo degli allievi detenuti dell’Istituto Penitenziario veneziano insieme ad un gruppo di allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara, in seguito ad un precedente incontro di laboratorio che si è svolto nel mese di luglio dal titolo “il lamento di Ismene” (sempre ispirato alla storia di Antigone).
“appunti Antigone” racconta sinteticamente la storia di Antigone, che decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe Creonte. Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell’indovino Tiresia e alle suppliche del coro, Creonte decide infine di liberarla, ma troppo tardi, perché Antigone nel frattempo si è uccisa. Questo porta al suicidio il figlio di Creonte, Emone (promesso sposo di Antigone), e poi la moglie di Creonte, Euridice, lasciando Creonte solo a maledire la propria stoltezza.
Il dramma offre uno spunto di riflessione sul conflitto tra Antigone, fanciulla fragile fisicamente ma forte moralmente, di rispettare le leggi non scritte della natura (fìsis) e quella di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nòmos).
Il progetto teatrale “Passi Sospesi” è attivo anche alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, lo spettacolo teatrale “Le Troiane” diretto da Michalis Traitsis che era stato creato e rappresentato dalle donne detenute all’interno dell’Istituto Penitenziario di Giudecca nel 2011, nel mese di maggio 2012 è stato riallestito, ed è stato rappresentato presso il Teatro Maddalene di Padova. Il progetto teatrale “Passi Sospesi” all’Istituto Penitenziario Femminile di Giudecca si è concluso nel Luglio del 2012 con un evento speciale, un lavoro creato dalle donne detenute insieme ad un gruppo di allieve del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara su uno studio teatrale dal titolo “sto camminando su un sentiero di luce” curato dal poeta e drammaturgo Giuliano Scabia.
Durante l’anno i registi e attori Cèsar Brie e Pippo Delbono e Mira Nair sono stati invitati a condurre incontri di laboratorio con i detenuti e le detenute degli Istituti Penitenziari veneziani.
Il progetto teatrale “Passi Sospesi” per l’anno 2012 è stato finanziato dalla Regione Veneto e tutto il processo del laboratorio è stato documentato tramite la produzione di materiale fotografico (Andrea Casari) e la produzione di un video (Marco Valentini). Gli ultimi anni i video documentari del progetto teatrale “Passi Sospesi” sono stati presentati alla Mostra di Venezia, nell’ambito dell’iniziativa “L’esperienza del progetto teatrale Passi Sospesi negli Istituti Penitenziari di Venezia” e nell’ambito del festival della rivista Internazionale.
Al progetto teatrale “Passi Sospesi” collabora ormai da molti anni il Centro Teatro Universitario di Ferrara, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal 2012 il Teatro Stabile del Veneto. E’ in fase di ratifica anche il protocollo d’Intesa tra il Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere (Balamòs Teatro è membro fondatore) e l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari.
Il progetto teatrale “Passi Sospesi” continuerà il suo nuovo percorso nel 2013 con l’obiettivo di ampliare e intensificare la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia.